28 aprile: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Continue stragi di lavoratori: basta parole di circostanza servono fatti concreti.

Un appello al Presidente Mattarella: ATTUARE LA COSTITUZIONE.

Ancora morti sul lavoro, ancora stragi di persone che si recano al lavoro, strumento che nobilita e consente di avere risorse per una vita dignitosa per sé stessi e per le proprie famiglie, e non rientrano a casa. Adesso basta parole e poi nessuna azione concreta per arginare questo disastro nel mondo del lavoro, abbandonato ai sub appalti indiscriminati alle speculazioni per fare PROFITTI su sicurezza e salari, insomma una violazione costante e trasversale della nostra Costituzione.

Non solo si studiano forme sempre più astruse per pagare il meno possibile i lavoratori, gli si nega anche una contrattazione che definisca il livello di “dignità” del salario che chiede dal 1946 la Costituzione, e si lasciano intere generazioni e categorie di lavoratori in pasto al liberismo sfrenato, senza etica e senza dignità!

LE CHIAMANO MORTI BIANCHE MA SONO ROSSE, PIENDE DI SANGUE, TUTTI I GIORNI UN BOLLETTINO DI GUERRA TRA INFORTUNI E DECESSI SUL LAVORO, ANCHE IN PROVINCIA DI AREZZO.È UN’ALTRA GUERRA! LA GUERRA STRANA CONTO IL LAVORO, CONTRO I LAVORATORI.

Gli incidenti sul lavoro sono tragedie evitabili che causano dolore, sofferenza e perdite irreparabili. È fondamentale che tutte le aziende adottino misure di sicurezza adeguate e che i lavoratori siano formati e consapevoli dei rischi a cui sono esposti sul luogo di lavoro.

Le ACLI di Arezzo, si appellano al Presidente della Repubblica, supremo garante della Costituzione perché con messaggio motivato alle Camere inviti il parlamento a mettere mano alla limitazione e regolamentazione dei sub-appalti e a stabilire le soglie delle contrattazioni per il salario dignitoso del quale parla espressamente la Costituzione. Le autorità competenti devono vigilare, in modo preventivo attentamente, sul rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e devono punire coloro che pongono a rischio la sicurezza della vita dei lavoratori.

Caro SIGNOR Presidente, non si può morire per stipendi da fame!!Inoltre, va messo mano ai controlli investendo, finalmente, dopo tante parole al vento, sulle strutture pubbliche di controllo dei cantieri e dei luoghi di lavoro. S’INVESTA SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA OBBLIGATORIA E SI RIPROPONGA IL CORPO ISPETTIVO DELL’INPS, OGGI DESTRUTTURATO, CON LA MESSA IN SERVIZIO DI MIGLIAIA D’ISPETTORI PER IL LAVORO SICURO.LE ACLI SONO PER LA VITA, LE ASSOCIAZIONI CRISTIANE DEI LAVORATORI ITALIANI SONO PER LA VITA DI OGNI LAVORATORE.Mai più ASSASSINI SUL LAVORO nel silenzio e nell’inoperosità delle istituzioni. È urgente una presa di posizione di alto profilo per suscitare interventi adeguati. Il nostro sistema di appalti e sub appalti serve solo a mantenere mafie.Invece di pensare a comprare armi le Istituzioni e la Politica pensino a investire in sanità scuola, formazione e sicurezza del lavoro, basta far morire i cittadini per finanziare i nostri oligarchi, che tra l’altro non operano neppure in regime di concorrenza, ma spesso in regime di monopolio.

GRAZIE SIGNOR PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA A NOME DELLE ACLI AREZZO!

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