L’incontro del 26 ottobre sarà un’occasione di verifica del lavoro svolto nell’ultimo quadriennio e di dibattito per delineare le linee guida della futura azione sociale e politica, trovando il proprio culmine nell’elezione delle nuove cariche dirigenziali e dei nuovi membri del consiglio provinciale che resteranno in carica nel periodo 2024-2028. Il congresso cade in un anno di particolare dinamismo per le Acli che, fondate nel 1944 come movimento di cristiani a favore dei lavoratori e della società, hanno raggiunto gli ottant’anni di attività e che presentano anche a livello locale una ramificata rete tra il centro fiscale CAF Acli, le pratiche previdenziali del Patronato Acli, il sindacato di anziani e pensionati FAP Acli, le attività sportive della US Acli e i servizi dello Sportello Famiglia. Una tappa importante per definire il futuro dell’associazione sarà rappresentata dall’ormai prossimo trasferimento della sede provinciale dagli storici locali in via Guido Monaco ai più moderni e accessibili locali in via Montefalco che saranno sviluppati su uno spazio di circa 500 metri quadrati. L’avvio dei lavori è stato anticipato da una riunione del consiglio provinciale a cui erano presenti i rappresentanti nazionali delle Acli che hanno confermato l’importanza di questo investimento per migliorare fruibilità della sede, servizi alla cittadinanza e benessere del personale: all’incontro erano presenti Paolo Ricotti (presidente del Patronato), Michele Mariotto (amministratore delegato del Patronato), Stefano Parisi (presidente del Caf Acli Srl) e Giacomo Martelli (amministratore delegato del Caf Acli Srl), accompagnati da Matteo Bracciali (vicepresidente della Federazione Acli Internazionali). «I congressi in corso – commenta il presidente provinciale Luigi Scatizzi, – sono un’occasione di partecipazione e dibattito per proiettare l’azione delle Acli verso il futuro. Il nostro operato è necessariamente votato al cambiamento perché il passare degli anni fa emergere nuove problematiche che modificano le condizioni sociali, economiche e lavorative, dunque dobbiamo essere capaci di rinnovarci per restare di reale servizio e sostegno alle diverse situazioni. L’ormai prossima inaugurazione della nuova sede provinciale è un traguardo storico che si pone proprio su questo solco».