Le Acli e la FAP nella società civile.

Le Acli e la FAP della gente comune come forza popolare.

Salde nel loro ancoraggio, Acli e FAP sono da sempre impegnate nel sociale, nella tutela di lavoratori e pensionati che progettano insieme la loro modernità. Acli e FAP, insieme, sono riconosciute come soggetti di animazione della società civile.

La vita e lo sviluppo del nostro movimento traggono alimento ed energia da un’azione che integra le scelte contingenti a un disegno globale di rinnovamento morale, culturale, politico e sociale. Tale disegno non va mai perso di vista o sottovalutato per non esaurire il tipico e peculiare ruolo della nostra organizzazione. FAP e Acli, dunque, condividono il profilo di un movimento capace di scegliere ma geloso della propria autonomia; capace di iniziare ma non disposto a bruciarsi; capace di impegnarsi nell’oggi ma attento verso il domani. La grave perdita di solo uno di questi atteggiamenti potrebbe causare preoccupanti riflessi sui lavoratori e sui pensionati, sul nostro mondo sociale e sullo stato democratico. Saper scegliere nell’oggi significa rifiutare ogni atteggiamento passivo di fronte ai problemi quotidiani, rifiutare ogni posizione di chiusura, isolamento o protesta. Significa promuovere vigilanza e confronto con le altre realtà esistenti. Significa prevedere una piena responsabilità nell’esercizio di una funzione di stimolo e di orientamento a servizio di lavoratori, pensionati e società. Preoccuparsi del domani equivale a mantenere e a far crescere le lotte di ogni giorno.

La nostra storia di movimento sociale e sindacale è poco più che ventennale, ma in questo periodo tanto abbiamo costruito, tanto abbiamo combattuto, tanto abbiamo maturato esperienza. Alle nostre spalle non c’è un vuoto. Questo retroterra è una preziosa miniera da esplorare continuamente, con profitto, per affrontare con competenza e sicurezza le necessità delle persone verso la soglia lavorativa e pensionistica. Siamo sensibili anche alla collaborazione con lavoratori e pensionati di altri orientamenti, se costruita su una base democratica e di rispetto reciproco, per promuovere un comune progresso e uno sviluppo dell’intera società. Siamo sicuri nel tutelare e portare avanti un patrimonio ideale di lotte sociali e una ricca esperienza di uomini e di organizzazioni, così come siamo impegnati anche nel proteggere e promuovere gli interessi delle generazioni più giovani e di quelle future. Siamo convinti che il richiamarci oggi esplicitamente al nome e all’insegnamento sociale, non costituisca un indice di arretratezza e di ostilità all’aggiornamento. Non dobbiamo, infatti, mai smarrire questo senso della storia del nostro passato, portandolo avanti con consapevolezza morale e ideale perché è coscienza della forza nostra e della cultura che rappresentiamo. Chi vuole dialogare con noi e incontrarci, in tutti i campi, deve riconoscere e accogliere ciò che diciamo e ciò che rappresentiamo.

La società è avvolta da una sempre più estesa rete di comunicazione, di conoscenza e di cooperazione con novità culturali e sociali che hanno modificato la stessa considerazione e autoimmagine delle persone. Nello stesso tempo, i bisogni più avvertiti di una società anziana sollecitano risposte che possono trovare ascolto con una forte organizzazione sindacale e sociale diffusa nei territori. Questa realtà impegna direttamente a utilizzare tutti i mezzi di informazione e a ampliare tutte le occasioni per una continua comunicazione di tutto ciò che fa parte di un lavoro socio-sindacale che va incentivato e va valorizzato. Tutto questo permetterà di estendere la presenza delle Acli e della FAP sul territorio con tanti attivisti e con lo sviluppo della partecipazione, che è condizione indispensabile per valorizzare e dare gambe alle nostre attività.

I nostri incontri devono pertanto cogliere la necessità di individuare forme e condizioni per questo rinnovato sforzo organizzativo, ricercando tutte le occasioni per parlare con la gente delle tante tematiche esistenti per coinvolgerle nelle questioni socio-sindacali e nelle tutele necessarie sul mondo dei pensionati e degli anziani. Attraverso i servizi manteniamo e rafforziamo gli iscritti, dunque è in questi ambiti che dobbiamo curare maggiormente la qualità del lavoro della classe dirigente di livello locale. Fare accoglienza; dare la massima attenzione alle persone che accedono ai servizi sindacali; favorire lo sviluppo del lavoro di sensibilizzazione dei nostri attivisti; organizzare riunioni aperte a tutti i cittadini nei territori e nei circoli, in modo decentrato. Dobbiamo essere soddisfatti del lavoro che abbiamo svolto fino a oggi, ma non dobbiamo accontentarci: proprio ora dobbiamo lavorare ancora di più.

 

Paolo Formelli

Vicepresidente na

 

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