Una Marcia per la Pace lungo le vie della città di Arezzo

Una Marcia per la Pace lungo le vie della città di Arezzo. L’evento, organizzato dalla Rete Aretina Pace e Disarmo, è in programma sabato 27 gennaio con partenza alle 18.30 da piazza San Jacopo e ha trovato l’adesione di oltre venti organizzazioni della società civile aretina e di rappresentanti delle istituzioni che hanno accolto l’invito a unirsi per lanciare un comune messaggio contro ogni forma di guerra e di violenza. “Abbiamo speranza. Crediamo nella pace” è il titolo di una manifestazione aperta alla libera partecipazione di ogni cittadino che va a collocarsi simbolicamente nel Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’olocausto e per ribadire come la memoria sia il più potente mezzo contro l’indifferenza, andando a configurare un momento di condivisione intorno al valore fondamentale della dignità umana e all’impegno per promuovere la pace nella vita sociale a ogni livello.

La Marcia per la Pace non farà riferimento ad alcun particolare scenario di guerra, ma rappresenterà un’occasione per affermare la responsabilità di ciascuno per prevenire ogni forma di persecuzione e di violazione dei diritti della persona, focalizzando l’attenzione e la riflessione sulle radici comuni a tutti i conflitti: odio, fanatismo, razzismo e pregiudizio che legittimano la violenza. Il percorso dell’iniziativa attraverserà silenziosamente il centro storico di Arezzo esponendo tre simboli quali la stoffa bianca per esprimere vicinanza a tutte le vittime della violenza, la luce per simboleggiare l’impegno personale di ogni partecipante e la bandiera arcobaleno della pace, con la conclusione prevista alla scalinata della cattedrale dove verranno proposti testi e musiche curati dai giovani di Economy of Francesco e ispirati dalla domanda “Sentinella quanto resta della notte?”. Il manifesto della Marcia per la Pace condividerà tre messaggi concreti: il ripudio della guerra per la risoluzione delle controversie internazionali come definito dalla Costituzione Italiana, la dignità della persona e l’eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole affermata dallo Statuto dell’Onu, e l’affermazione di verità, giustizia, amore e libertà come fondamenti della pace secondo quanto espresso dall’enciclica “Pacem in terris” di Papa Giovanni XIII. In quest’ottica, l’iniziativa è collegata anche alle celebrazioni indette da Caritas Italiana in occasione dei sessant’anni della stessa enciclica che, ancora oggi, racchiude contenuti e messaggi di stretta attualità.

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